Oriont-west (steamer)
Una piccola barca di carta appesa sopra la porta ci accoglie e ci introduce all’interno della sala. La sensazione è quella di uno spazio pieno, riempito, per volontà dell’artista, nel tentativo di trasmettere la grandezza delle loro tipiche imbarcazioni, e di portare la loro tradizione e cultura nel nostro paese. Ma inserire in spazi espositivi oggetti con dimensioni diverse da quelle reali cambiandone la funzione, permette all’artista di modificarne la prospettiva, rendendola più contemporanea. Allo spettatore appare una grande barca fatta semplicemente con dei fogli di cartoncino bianco assemblati tra loro. La forma della barca e la presenza del drago disegnato sono elementi tradizionali. In particolare l’artista intende omaggiare una festa molto importante in onore del Drago, durante la quale da centinaia di imbarcazioni si accendono e si levano lanterne che illuminato il cielo. La presenza del drago su entrambi i lati simboleggia l’unione tra Asia ed Europa. La formazione dell’artista, come grafico, è marcata dall’assenza del colore e dall’uso di una antica tecnica che unisce succo di limone e fuoco per creare le sfumature del drago. Come nella realtà la barca attraversa il mare galleggiando sull’acqua, qui l’artista sceglie, appendendola al soffitto, di farla fluttuare nello spazio, certamente la scelta di un materiale leggero quale la carta, accentua questa sospensione. Nella parte interna dell’imbarcazione troviamo una fila di luci come nelle barche che utilizzano i pescatori tailandesi per pescare di notte.
Mariacristina Maccarinelli
Gli artisti:
Natthapol Suwankusolsong,
Pairoj Wangbon,
Sittichai Pratchayaratikun,
VerawatSirivestmas
Amrit Chusuwan.
7 Giugno 2013