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Eva Reguzzoni

EVA REGUZZONI: IL RITO DEL RICORDO
Intervista a cura di Elisa Lancini

Dopo uno studio approfondito delle opere, è interessante notare come la tua ricerca si basa principalmente sull’ introspettività. Il tuo è un viaggio intimo, viscerale, che percorre la dimensione irrazionale del preconscio per aprire un passaggio tra interno ed esterno. Da dove nasce questa esigenza?
Ho sempre avuto il bisogno di dialogare con qualcuno, quindi ho preferito dialogare con i miei lavori e nel farlo sono riuscita ad ottenere un legame, uno scambio di idee tra il materiale ed il pensiero. Da questa mia necessità è nato questo “dialogo”, dove riesco a trasportare i miei sentimenti, che possono essere sempre qualcosa in meno della felicità ma comunque sono legati ai sentimenti più intimi che mi portano a riflettere e a chiedermi: “Sto facendo la cosa giusta? La sto facendo bene ?”. 

Questo pensiero lo riesco a trasportare nei miei lavori e loro mi danno la forza di liberarlo. Proprio per questo sono stimolata a trasportare il mio interno sull’esterno e l’esterno nell’interno.  Leggi Tutto

 

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