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L’anima e le forme dell’Acqua

 Esistono pieni e vuoti. Sono forme. Forme del vuoto e forme dell’acqua, acqua che non accetta forma, che si adatta, incolore e insapore, trasparenza e purezza. Da questo nasce il progetto della mostra. L’intento è quello esplorare il primo dei quattro elementi attraverso varie forme di interpretazione. Indagare l’acqua per la non tracciabilità, per la non materia, pur essendo forza indomabile e incontenibile. Acqua come elemento primordiale, come essenza, come potere rigenerante e di fertilità, come viaggio, come dissolvenza e come amore e nascita. Da queste piccole riflessioni nasce la voglia di proporre alcune interpretazioni sul tema con artisti che con la loro sensibilità sono riusciti ad emozionarci e coinvolgerci, portandoci nel loro mondo attraverso l’acqua. La mostra vuole essere un invito a scorrere insieme attraverso molteplici tecniche, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’installazione in un mondo d’acqua che placa e irrompe nel nostro immenso Vortice di vita. Gli artisti presenti: Renato Corsini, Cesare Galluzzo, Armida Gandini, Junko Imada, Pietro Maccioni, Carlo Mari, Gianni Pezzani, Serse, Stefano Serraglio.

Renato Corsini (Brescia, 1950), architetto, fotografo e gallerista, è autore di reportage e articoli per riviste fotografiche e direttore artistico del Macof di Brescia. Cesare Galluzzo (Milano, 1987), riflettendo sui concetti di segno e gesto, realizza opere minimali dotate di una forte componente architettonica. Espone dal 2005 in personali e collettive. Armida Gandini (Brescia, 1968), si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Il tema dell’identità è alla base della sua ricerca, che si concretizza mediante l’utilizzo di linguaggi espressivi differenti: disegno, fotografia, installazioni e video. Pietro Maccioni (Gavardo, 1973), si laurea maestro d’arte in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2000. Dal 1995 ad oggi esercita l’arte della scultura e del restauro di beni sottoposti a tutela per pubblici e privati. Carlo Mari (Milano, 1959), fotografo di reportage, primariamente di viaggio e natura, si occupa anche di fotografia di moda e di pubblicità. Le sue immagini sono state esposte in mostre personali e collettive di livello internazionale. Junko Imada (Kumamoto,1971), dopo la laurea in Belle Arti presso l’Università Statale di Kumamoto, in Giappone, nel 1997 vince una borsa di studio e si trasferisce a Milano, dove nel 2003 si laurea presso l’Accademia di Brera. Lavora con una pluralità di media e materiali, esponendo in Italia e all’estero. Gianni Pezzani (Colorno, 1951), dalla fine degli anni Settanta si occupa di fotografia, compiendo importanti ricerche sul viraggio. Realizza fotografie di moda e di viaggio; dal 1981 lavora per le edizioni Condé Nast, collaborazione che prosegue fino ad oggi. Serse (San Polo di Piave, 1952), attraverso un magistrale uso della grafite su carta, realizza opere atemporali dal realismo fotografico. Le sue creazioni sono presenti in numerose gallerie e collezioni internazionali, a Pechino, New York e Parigi. Vive e lavora a Trieste. Stefano Serraglio (Vicenza, 1975), diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, compie un’indagine pittorica sull’atto del vedere quale maniera di esperire il mondo fisico. Vive e lavora a Brescia.

A cura di Renata Coltrini e Mariacristina Maccarinelli